Evacuazione medica di un neonato per sottoporlo ad un intervento chirurgico salvavita


16 Agosto 2016
 

Diagnosticato alla nascita di una malattia cardiaca congenita potenzialmente fatale, le probabilità di sopravvivenza sembravano essere molto ridotte per il neonato yemenita Abdullah Jaber *, dato che nello Yemen devastato dalla guerra non vi sono medici in grado di eseguire l'intervento chirurgico di cui aveva bisogno.

In quel momento è entrata in azione l'assicurazione sanitaria internazionale della famiglia e la compagnia assicurativa ha iniziato a coordinare l'evacuazione. Allianz Worldwide Care, un marchio specializzato di Allianz Worldwide Partners, ha mobilitato una squadra per iniziare il coordinamento con la famiglia, i soggetti interessati del governo, i fornitori di servizi logistici e le strutture sanitarie, per consentire ad Abdullah di ottenere il trattamento di cui aveva bisogno.

La dottoressa Ulrike Sucher, direttore medico di Allianz Worldwide Care, ha dichiarato: “La diagnosi era di emergenza pediatrica, dal momento che la condizione di Abdullah stava causando la progressiva riduzione dell’aorta. In assenza di chirurghi dotati delle competenze necessarie per eseguire l'intervento chirurgico in Yemen, vi era un’estrema pressione per riuscire a trasportare il bambino in un ospedale dove fosse possibile eseguire l'intervento chirurgico.”

La guerra in corso nello Yemen minacciava di ritardare la situazione, dal momento che molti Paesi hanno chiuso le ambasciate che operavano sul territorio, il che ha reso quasi impossibile ottenere un visto di viaggio per il neonato. Il Paese più vicino che avrebbe accettato il caso di Abdullah senza visto era il Sud Africa, a quasi 6.000 chilometri di distanza. I confini e lo spazio aereo dello Yemen sono attualmente controllati dall’Arabia Saudita, il che ha aggiunto un’ulteriore complicazione alle difficoltà logistiche dell'evacuazione.

Una volta risolte tali problematiche, Abdullah e sua madre, con il supporto di un team specializzato in terapia intensiva pediatrica, sono stati evacuati con un aeroambulanza Hawker 800, attrezzata come unità mobile di terapia intensiva. Dopo una sosta di carburante in Etiopia, lungo il percorso, Abdullah è arrivato all’aeroporto internazionale di Lanseria, in Sud Africa, ed è stato trasportato al Netcare Sunninghill Hospital.

La dottoressa Ulrike ha riferito:  "Il 12 febbraio Abdullah è stato sottoposto con pieno successo all’intervento. Ha trascorso oltre due settimane ricoverato in ospedale e la sua guarigione procede bene a Doha, in Qatar, dove la sua famiglia ora risiede. Non c'è niente di più gratificante che salvare la vita di un bambino e siamo lieti che Abdullah sia al sicuro e che la sua salute sia in forte ripresa." 

Se state pensando di trasferirvi all'estero e avete bisogno di un'assicurazione sanitaria internazionale, contattate Allianz Worldwide Care per richiedere un preventivo.

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* Nome cambiato per proteggere la privacy del bambino.