Il 70% delle aziende ritiene che offrire incarichi all'estero aumenti la fedeltà del personale


10 maggio, 2018  
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Un recente sondaggio che ha coinvolto i clienti aziendali di Allianz Care mostra che la maggior parte delle imprese ritiene che l'offerta di incarichi all’estero aumenti la fedeltà del personale nei confronti del datore di lavoro. Si tratta di una considerazione importante per gli uffici Risorse Umane che cercano il modo migliore per motivare il personale, tenendo presente che, secondo quanto evidenziato dal sondaggio, la più grande preoccupazione correlata alla forza lavoro è come mantenere il coinvolgimento del personale sul posto di lavoro.

L'indagine ha raccolto le risposte di quasi 100 aziende clienti in tutto il mondo, provenienti da una vasta gamma di settori. Lo scopo del sondaggio era comprendere le principali preoccupazioni odierne dei datori di lavoro correlate al personale, così come scoprire quale tipo di benefit i dipendenti apprezzano di più. Allianz Care, il marchio internazionale di assicurazione sanitaria di Allianz Partners, specializzato nella fornitura di copertura sanitaria e vita internazionale e dei servizi sanitari e di protezione associati. I clienti includono grandi e piccole organizzazioni multinazionali, organizzazioni governative, non governative e privati.

Tra i clienti aziendali intervistati, quelli che lavorano all'interno di aziende più piccole tendono ad essere responsabili per la più alta percentuale di lavoratori espatriati. Tra i nostri clienti, le aziende composte da tra 3 e 20 dipendenti mandano in media il 75% dei loro dipendenti in missione all'estero, mentre la percentuale di personale espatriato nelle aziende di oltre 100 dipendenti scende ad una media del 40%.  

L'indagine ha rivelato che le principali quattro preoccupazioni legate alla forza lavoro che affrontano oggigiorno i datori di lavoro sono l'impegno del personale, il processo di assunzione, i costi e la salute fisica. Il riscontro dei clienti ha evidenziato il rapporto tra l'impegno del personale, l’esperienza con il servizio della clientela e, in ultima analisi, i risultati aziendali, nonché l'importanza della ritenzione del personale, in particolare nei mercati in crescita in cui trovare un nuovo lavoro è relativamente facile. Il sondaggio ha indicato un crescente livello di preoccupazione per quanto riguarda il ritmo del cambiamento normativo, la sicurezza personale dei dipendenti ed il modo migliore per sostenere le esigenze di una forza lavoro che invecchia accanto a quelle delle generazioni più giovani.

Gli intervistati hanno riferito che i due fattori più importanti da considerare per assicurarsi che un incarico all'estero abbia successo sono la felicità del coniuge e dei figli a carico ed il supporto pre-delocalizzazione, entrambi una priorità assoluta per il 97% degli intervistati. Secondo il sondaggio, la prossima destinazione che i datori di lavoro stanno valutando per l’invio di personale all’estero (attualmente non coinvolta nei programmi aziendali) è la regione Asia Pacifico.

Quando si tratta di ciò che pensa il proprio personale, l'indagine ha evidenziato che, dopo i benefit tradizionali quali lo stipendio, i bonus e la copertura sanitaria, importanti per il 95% degli intervistati, il maggiore rilievo è posto sulla crescita professionale, la flessibilità ed i servizi sanitari proattivi. I commenti indicano che la richiesta dei dipendenti di fare carriera ed ottenere riconoscimenti è aumentata e rappresenta ora un elemento fondamentale per trattenere i migliori talenti. L’equilibrio vita-lavoro è sempre più importante per il personale, soprattutto per le generazioni più giovani, e vi è inoltre un maggior interesse per i benefit non finanziari.

“Questi risultati confermano le odierne sfide comuni dei datori di lavoro ed evidenziano le esigenze in continua evoluzione dei loro dipendenti. La realtà è che una forza lavoro felice in generale garantisce una migliore esperienza di servizio ai clienti. Oggi uno dei modi più importanti per motivare e trattenere il personale è quello di garantire che vi siano opportunità di crescita professionale, oltre a fornire una maggiore flessibilità sul posto di lavoro".

“Un pezzo enorme della vita delle persone viene speso sul posto di lavoro, quindi è importante che si tratti di un luogo piacevole in cui trovarsi e che i dipendenti e la loro famiglia ottengano il sostegno di cui hanno bisogno. La nostra ricerca ha evidenziato che i principali tre motivi di fallimento degli incarichi all’estero sono i seguenti: i familiari dei dipendenti non si sono adattati o erano infelici; le difficoltà culturali e la mancanza di flessibilità; l’insufficiente supporto sia prima, durante o dopo l'assegnazione dell’incarico. Le aziende che si preoccupano di questi aspetti e li risolvono saranno in vantaggio.”