news

Lo studio di Allianz Partners
evidenzia una grave lacuna nella conoscenza delle malattie croniche

1° ottobre 2024

1° ottobre 2024

Allianz Partners, leader mondiale nei servizi assicurativi e di assistenza, lancia oggi il rapporto e la docuserie Generational Health Insights, incentrati sulla visione delle persone rispetto ai principali temi relativi alla salute. Creati con la collaborazione di Joe-Max Wakim, vicedirettore sanitario presso il Copenhagen Institute of Future Studies, il rapporto e la docuserie esplorano le opinioni di intervistati appartenenti a generazioni diverse, con l'apporto aggiuntivo di Wakim e delle sue vaste conoscenze, della sua esperienza e dell'accesso a dati e studi sulla ricerca sanitaria.

L'obiettivo del rapporto Generational Health Insights è di esplorare come si possa meglio soddisfare le esigenze sanitarie delle diverse generazioni di oggi, affrontando le sfide che si pongono e soddisfando i bisogni relativi alla salute e benessere in modo più sostenibile, così da agire da buon esempio per le generazioni future. Oltre alle opinioni degli intervistati, il rapporto include anche dati e risultati di studi internazionali. Il rapporto si concentra su tre argomenti principali legati alla salute ("Vivere bene e in salute", "Salute mentale" e "Digitale e salute"), oltre che presentare osservazioni e conclusioni dell'economista sanitario Joe-Max Wakim. 

  1. Entro il 2030, una persona su sei avrà almeno 60 anni di età [1]. La proporzione delle fasce di età più anziane nella nostra società è in aumento e il rischio di contrarre una o più malattie croniche aumenta con l'età. Questo spiega in qualche modo il fatto che gli intervistati non accolgono favorevolmente l'idea di vivere fino a un'età molto avanzata, a meno di non poter contare su una buona qualità della vita. 
  2. Per quanto concerne le malattie croniche (non trasmissibili), che rappresentano le principali cause di disabilità e costi sanitari[2] e determinano 41 milioni di decessi all'anno, lo studio ha mostrato una forte mancanza di consapevolezza su cosa siano e come possono essere prevenute. Risulta quindi fondamentale educare e responsabilizzare le persone affinché assumano il controllo della propria salute, migliorando così la loro qualità di vita e – non da ultimo – riducendo a lungo termine la pressione sui sistemi sanitari nazionali.
  3. Quasi la metà (47%) della Generazione Z, ovvero i giovani di età compresa tra i 12 e i 26 anni, si sente spesso o sempre ansiosa e più di uno su cinque (22%) si sente spesso o sempre depresso[3]; questi dati si confermano nel nostro studio, che rileva come la salute mentale sia considerata oggi quasi più importante della salute fisica. È evidente che un unico approccio relativamente al benessere psichico che valga per tutti non sia possibile, anche considerate le differenti problematiche che si trovano ad affrontare le diverse generazioni. Il sostegno alla salute mentale deve essere preso sul serio quanto le preoccupazioni più tangibili per la salute fisica e adattato ai soggetti più a rischio.
  4. Nel 2024, c'è stato un aumento del 6.500% nella prescrizione delle app di assistenza mentale. Ma se i servizi sanitari digitali e l'uso dell'intelligenza artificiale in ambito sanitario continuano a crescere e a produrre benefici, la ricerca mostra che la professionalità umana rimane fondamentale quando si tratta di interazioni e diagnosi più personali. 
  5. Le assicurazioni e le organizzazioni sanitarie e le amministrazioni pubbliche hanno il compito di instillare fiducia nelle modalità di utilizzo dei dati sanitari personali e di spiegarne i benefici; solo una volta assolto questo compito potranno, insieme ai consumatori, fruire di tutti i benefici di un ecosistema e di dati sanitari collegati in modo più efficiente. 

Mariana Ishchuk, Direttrice globale per la Gestione prodotti e innovazione di Allianz Partners per il settore della sanità, ha commentato: “Siamo lieti di poter condividere il pensiero dei nostri intervistati su alcuni dei principali argomenti sanitari di oggi, insieme agli approfondimenti e alle conoscenze dell'economista sanitario Joe-Max Wakim. Questo studio ribadisce ciò che è emerso dal nostro rapporto States of Mind dello scorso anno. Sottolinea la necessità di concentrarsi sull’assistenza preventiva, per i miglioramenti che potrebbe apportare vita a lungo termine alla qualità della delle persone e per l’impatto positivo che avrebbe sui sistemi sanitari nazionali. È chiaro che c'è ancora molto lavoro da fare per spiegare alle persone quali malattie sono prevenibili e come farlo e per responsabilizzarle sulle decisioni che influiscono sulla loro salute.

Prosegue Mariana: "Contribuire allo sviluppo di un ecosistema sanitario che migliori l'accesso a cure di qualità è una parte importante della nostra visione. Questo studio dimostra che la trasparenza e la responsabilità in merito alle modalità di utilizzo dei dati sanitari devono essere i pilastri di tale strategia. Sono entusiasta di vedere che i servizi sanitari digitali, in cui abbiamo investito da qualche tempo, in particolare a sostegno della salute mentale, si stanno diffondendo sempre più. Ponendo una maggiore enfasi sulla prevenzione, adattando il sostegno alla salute mentale ai soggetti a rischio e sfruttando responsabilmente il potenziale della sanità digitale e dei dati sanitari, possiamo continuare a migliorare la salute oggi e influenzare il benessere delle generazioni di domani."

Per poter agire da buon esempio per le generazioni future, dobbiamo creare le basi per un futuro in cui ciascun individuo è responsabile della propria salute, la tecnologia viene sfruttata efficacemente e i dati sono connessi in modo responsabile, così da ottenere risultati migliori per la salute. Il rapporto e la docuserie completa Generational Health Insights possono essere scaricati qui:
Xinlan, 26 anni, cinese
Rohan, 27 anni, indiano
Jelena, 37 anni, croata
Brad, 39 anni, australiano
Euzana, 43 anni, brasiliana
Hugh, 55 anni, scozzese
Raynal, 67 anni, sudafricano
Claire, 79 anni, danese
Maurice, 94 anni, irlandese

Per le domande relative ai media, contattare:

Aisling Devlin, FleishmanHillard:  [email protected] |  +353 86 0301797

FleishmanHillard: [email protected]

Allianz Partners è uno dei leader mondiali nel settore dei servizi assicurativi e di assistenza B2B2C  e offre soluzioni globali che vanno dalle assicurazioni sanitarie internazionali alle polizze vita, dalle polizze auto alle assicurazioni di viaggio e ai servizi di assistenza. I nostri team di esperti, attenti alle esigenze del cliente, sviluppano prodotti e soluzioni innovativi ad alto contenuto tecnologico che stanno ridefinendo il concetto di servizi assicurativi. I prodotti sono parte integrante delle soluzioni offerte dai nostri partner commerciali o vengono venduti direttamente ai clienti attraverso diversi marchi commerciali, tra cui Allianz Assistance, Allianz Travel e Allianz Care. Siamo presenti in più di 70 Paesi e i nostri 22.600 dipendenti gestiscono ogni anno oltre 72,9 milioni di casi in più di 70 lingue diverse, motivati a dare il meglio di sé e offrire protezione e tranquillità ai nostri clienti in tutto il mondo.

Per maggiori informazioni, basta accedere al sito:  www.allianz-partners.com